Milano, Pirotta e Maspero, 1808, in-8, pp. XXVIII, 173, (3), leg. post. cart. Con una bella tavola f.t. dis. e incisa in rame da Giuseppe Benaglia.
Edizione originale di questo poema in dialetto milanese composto di cinque canti in sestine. Precedono due sonetti, uno dei quali indirizzato al cav. Giberto Borromeo cui l’opera è dedicata.
Hoepli 177: «Nella prefazione l’autore fa con molta erudizione e citazioni di fonti la storia di Tobia. L’Autore sottopose certamente al giudizio del Porta il suo lavoro forse anche prima che fosse compiuto…»
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